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martedì 7 agosto 2012

“COMPAGNI SINDACI, VICE-SINDACI E CAPI-GRUPPO CONSILIARI - LORO SEDI”

IN UNA LETTERA DEL 6 DICEMBRE 1977, IL SEGRETARIO DELLA FEDERAZIONE COMUNISTA DI NUORO SCRIVEVA AI “COMPAGNI SINDACI, VICE-SINDACI E CAPI-GRUPPO CONSILIARI - LORO SEDI”.

“Alcuni gruppi separatisti sardi… si sono fatti promotori della raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare con cui - fra le altre cose - si vorrebbe introdurre in Sardegna il regime del bilinguismo (in particolare nel
la scuola e nell’amministrazione pubblica).

Con la presente lettera intendiamo richiamare la tua attenzione sul senso politicamente negativo e pericoloso di tale iniziativa. A tale riguardo le posizioni del nostro partito sono note. Siamo per un regime di autonomia della regione, ma all’interno della Repubblica. Quindi decisamente contrari a richieste indipendentiste, come al regime del bilinguismo.

Soprattutto quest’ultimo è privo di fondatezza: quale sarebbe “il sardo” da introdurre nelle scuole? Perché di diverse parlate, di diversi dialetti occorre parlare e non di un’unica lingua sarda. Come Partito rifiutiamo quindi nettamente questa iniziativa politica e dobbiamo impegnarci a respingere ordini del giorno dei Comuni in sostegno di essa”.
http://www.sardegnaeliberta.it/?p=4553

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