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mercoledì 11 luglio 2012

VI RICORDATE ? ....LA POLEMICA PER I SARDI SCHEDATI A ROMA

pubblicata da SARDEGNA UNITA E INDIPENDENTE il giorno domenica 1 luglio 2012 alle ore 16.25 ·
 

Dal Quotidiano La Repubblica del 9 ottobre 1984


Sta provocando una valanga di polemiche la notizia delle schedature dei sardi disposta dalla Questura di Roma. Dopo le denunce del Psd' az e l' interrogazione al ministro degli Interni presentata da tre deputati comunisti, si registrano altre proteste.

L' argomento è ormai al centro delle discussioni politiche. Un dibattito già reso incandescente dalle accuse di "mezzo-terroristi" fatte ai sardisti dal segretario della Dc De Mita. Proprio domenica scorsa il presidente della Regione Mario Melis, in un' intervista, ha replicato addebitando ai servizi segreti italiani le responsabilità del "complotto separatista".

E già le sue dichiarazioni avevano suscitato molte reazioni. Ma ad inasprire il dibattito ha senz' altro contribuito la conferma ufficiale della notizia delle schedature. L' organo del Psd' az, "Il solco", aveva pubblicato la fotocopia di una circolare firmata dal dirigente della Squadra mobile della capitale, Luigi De Sena. Con il documanto, redatto su carta intestata della Questura di Roma, si invitavano i sindaci a fornire "con cortese urgenza l' elenco di tutte le persone di origine sarda residenti nel territorio comunale, corredato dalle rispettive composizioni familiari, vicende anagrafiche, attività lavorative e data di immigrazione".

L' operazione avrebbe dovuto interessare la zona del Lazio a nord di Roma, fino ai confini con la Toscana. E' stato lo stesso De Sena a confermare di aver dato l' ordine. "Dietro questa direttiva non c' è alcun intendimento persecutorio", hanno però precisato alla Squadra mobile, chiarendo di aver ottenuto l' autorizzazione a procedere dal sostituto procuratore Maria Cordova. Il ricorso alle schedature non avrebbe avuto altro fine che quello di individuare i latitanti del Movimento armato sardo, la misteriosa organizzazione che si vuole formata da banditi e terroristi accusata di numerosi omicidi e del sequestro Bulgari-Calissoni.

Il dirigente della Sguadra mobile ha poi spiegato che l' iniziativa servirà a tutelare gli emigrati onesti dalle continue intimidazioni e dai ricatti di pericolosi boss. Un' esigenza dettata da elementi scaturiti in passato nel corso delle indagini: molti pastori, nel Lazio, sarebbero stati costretti a custodire gli ostaggi di diversi rapimenti perchè ricattati e minacciati dai capi del banditismo d' oltre Tirreno.

Ma i sardisti affermano che proprio il fatto che la schedatura sia legata alla necessità di reprimere la criminalità fa sì che l' iniziativa sia ancora più grave. Le informazioni chieste ai Comuni riguarderebbero infatti migliaia di emigrati, a prescindere dal fatto che in passato abbiano mai avuto guai con la giustizia oppure no. Paradossalmente, c'è stato chi ha fatto rilevare che nell' elenco potrebbe essere inserito persino il presidente del Senato, Francesco Cossiga, un sassarese che da anni vive a Roma. - di PIER GIORGIO PINNA

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/10/09/cagliari-scoppia-la-polemica-per-sardi-schedati.html

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