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mercoledì 11 luglio 2012

«SPARITI I SOLDI PER LA BONIFICA DEI POLIGONI SARDI»

pubblicata da SARDEGNA UNITA E INDIPENDENTE il giorno giovedì 5 luglio 2012 alle ore 19.17 ·
 



PROTESTA IL PARLAMENTARE OLBIESE DEL PD, GIANPIERO SCANU, MA IL SUO PARTITO APPOGGIA IL GOVERNO MONTI.

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Tra le forbici del premier Mario Monti sono finiti di fatto anche i fondi che dovevano essere destinati alla bonifica dei poligoni sardi di Quirra, Teulada e Capo Frasca. Attraverso un comma della bozza delle revisione dei costi della spesa (spending rewiew) che lascia spazi a pochi fraintendimenti: «Spetta al Governo, con apposito decreto, stabilire se e quanto le aree siano inquinate».

E pazienza se a Quirra sono stati spesi due milioni di euro per le analisi ambientali, se un'inchiesta della Procura di Lanusei ha individuato tracce fuorilegge di sostanze radioattive nei territorio utilizzati dal 1950 a oggi per i test di armi. E se addirittura la Penisola di Capo Teulada è stata bollata come “interdetta”, recuperabile solo attraverso bonifiche «lunghe e costose» dal Cnr di Ancona.

E non è tutto: la bozza del Governo Monti prevede anche il taglio da 21 a 11 milioni dei fondi destinati al risarcimento di chi è ammalato di tumori dopo una missione all'Estero, il servizio nei poligoni sardi e per aver abitato o lavorato nei pressi delle basi militari.

A guidare la rivolta contro la bozza del Governo è il parlamentare olbiese del Pd, Gianpiero Scanu. Personaggio mica da poco nel panorama politico nazionale: è uno dei relatori del disegno di legge di riforma della Difesa che prevede la razionalizzazione delle forze armate e la riduzione da 170 a 140 mila dei graduati, oltre che componente della commissione parlamentare d'inchiesta sull'uranio impoverito.

Soprattutto Scanu è il padre di un disegno che punta a bonificare i poligoni sardi, chiudere Teulada e Capo Frasca e concentrare ogni attività a Quirra, vietando quelle pericolose per ambiente e salute. «Il tentativo del Governo di declinare le proprie responsabilità riservandosi il compito di stabilire per decreto il livello di tollerabilità degli agenti inquinanti nei territori dei poligoni rappresenta una scelta di inciviltà politica e di banditismo giuridico», dichiara Scanu. «Sono pronto a dimettermi dai miei incarichi nella commissione Difesa».

Si uniscono alla protesta il presidente di Legambiente Sardegna, Vincenzo Tiana, il presidente della commissione Politiche sociali della Provincia di Cagliari, Emanuele Armeni (Pd), e Falco Accame, il presidente Anavafaf: «È semplicemente ignobile la proposta di ridurre i fondi per i malati di tumore, vittime da uranio impoverito e delle nano particelle di metalli pesanti delle nostre stesse armi».  
Paolo Carta

Da L'Unione Sarda del 5 luglio 2012

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