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sabato 2 giugno 2012

STOP ALLE BASI MILITARI IN SARDEGNA

pubblicata da SARDEGNA UNITA E INDIPENDENTE il giorno giovedì 31 maggio 2012 alle ore 23.33 ·
 



Dal Senato arriva la sentenza per le basi militari della Sardegna: chiusura per i dei poligoni di Capo Teulada e di Capo Frasca e la riconversione del poligono interforze sperimentale di Quirra. Così ha deciso all’unanimità la Commissione parlamentare d’inchiesta sull'uranio impoverito, che ieri a tarda sera ha approvato con il voto favorevole di tutti i presenti la relazione preparata dal senatore sardo Gian Piero Scanu (Pd), già primo firmatario di una mozione sostenuta da 120 parlamentari con cui si chiede appunto la chiusura dei poligoni militari sardi.

ADDIO STELLETTE E ALTERAZIONI
La relazione Scanu prevede la cessazione di ogni possibile fonte di inquinamento o danni all’ambiente alla popolazione di Quirra, con la riconversione del poligono in un centro polivalente internazionale tecnologico- scientifico. é stata presentata ieri nel primo pomeriggio alla Commissione parlamentare d’inchiesta, nel corso di una prima seduta di lavori. La commissione è stata poi riconvocata alle 20 per una seconda riunione e per la votazione del documento. «Questa approvazione ha un valore storico», ha commentato Scanu, «Le commissioni d’inchiesta hanno gli stessi poteri della magistratura.

Ora il Governo e gli enti preposti dovranno prendere atto del voto espresso e attenersi a quanto prescritto nella relazione». Chiusura delle basi, e mai più marcia indietro, quindi. A sollecitare la risoluzione votata ieri dalla Commissione d’inchiesta, era stato lo stesso presidente dell’organismo parlamentare, Giorgio Rosario Costa, dopo l’audizione del generale Maurizio Lodovisi, responsabile logistico dell’Aeronautica Militare, sulle bonifiche svolte o ancora da svolgere nell’area oggetto dell’inchiesta della Procura di Lanusei per le morti sospette di militari e pastori. In precedenza era stato il procuratore, Domenico Fiordalisi, a raccontare ai senatori della Commissione quanto accaduto in questi anni nella zona del salto di Quirra, dove si sono registrati diversi casi di tumore tra la popolazione e di malformazione negli animali.

LE RIVELAZIONI CHOC
Nel corso della sua audizione, Fiordalisi aveva descritto nei dettagli ai parlamentari le inquietanti scoperte della inchiesta da lui condotta sull’inquinamento ambientale nei terreni del poligono e nelle aree circostanti. Il procuratore aveva esibito dati, tabelle, analisi scientifiche e filmati che documentano un disastro ambientale senza precedenti.

Secondo la deposizione del procuratore del tribunale di Lanusei, a Quirra, in 24 anni di esplosioni di bombe e munizioni residuate dagli arsenali dell’Aeronautica militare di tutta Italia, si sarebbero liberate nell’ambiente sostanze killer sia per la salute umana e animale, sia per il delicato ecosistema della zona.

Uranio impoverito, torio 232, altre polveri di metalli pesanti, e perfino il sospetto che negli oltre 12 mila ettari che si estendono sul territorio di una dozzina di Comuni possano essere stati sepolti negli anni chissà quanti fusti pieni di napalm. «Ho letto documenti dell’amministrazione militare che indicano il Poligono, quest’area di terra, come luogo ove sotterrare dei fusti al napalm, che l’amministrazione militare non sapeva come smaltire, e vista la loro pericolosità nel caso si fosse incendiato, era stata data l’indicazione di metterlo nei fusti e sotterrarlo nel poligono di Perdasdefogu », aveva spiegato Fiordalsi ai senatori. «Che sia stato fatto, non ne ho la prova, non sono state fatte ricerche apposite, perché ci sono solo questi documenti.

Questi sono dati che si aggiungono per valutare la pericolosità del sito». Se la presenza del napalm resta un sospetto, Fiordalisi aveva parlato invece con certezza delle esercitazioni militari fasulle. Esplosioni su esplosioni fatte con il solo scopo di smaltire gli ordigni e le munizioni non più utili all’Aeronautica. Quelle operazioni provocavano delle colonne di fumo e polveri che hanno avvelenato i campi, le sorgenti di acqua che servono Quirra ed Escalaplano, e secondo la tesi della Procura anche le vite di decine di pastori morti per tumore.

Da Sardegna Quotidiano del 31 maggio 2012

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