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venerdì 15 giugno 2012

SCONTRO TRA STATO ITALIANO E REGIONE SUI POLIGONI E SUI PROGETTI DELLA DIFESA: «Stop alle esercitazioni»


pubblicata da SARDEGNA UNITA E INDIPENDENTE il giorno venerdì 8 giugno 2012 alle ore 0.39 ·
 



Il Comipa: no all'impianto fotovoltaico a Teulada
Ieri i rappresentanti della Regione nel Comipa hanno fatto saltare la riunione che avrebbe dovuto approvare il programma delle esercitazioni militari sino a dicembre.

«Stop con le esercitazioni e basta con le servitù militari». Ieri i rappresentanti civili del Comipa (il Comitato misto paritetico Stato-Regione sulle servitù militari - hanno fatto mancare il numero legale nella riunione ufficiale durante la quale si sarebbe dovuto discutere il programma delle esercitazioni per il secondo semestre del 2012 nei poligoni sardi di Quirra, Teulada e Capo Frasca.

Ma è guerriglia dal 22 maggio, quando per la prima volta Tore Mocci, Gianni Aramu, Gianuario Fiori, Antonello Tanas, Saverio Orrù, Diego Fronterè e Roberto Cherchi avevano rifiutato di sedersi allo stesso tavolo con gli ufficiali indicati dallo Stato maggiore della Difesa.

I CASI Una precisa scelta politica legata a due fatti molto importanti: innanzitutto la relazione della commissione parlamentare d'inchiesta sull'uranio impoverito ha dipinti un quadro a tinte fosche sulla situazione ambientale nelle aree utilizzate per guerre più o meno simulate e per i test delle armi dal 1956 a oggi. «Da una parte- spiega Mocci - ci sono i senatori che sollecitano il Governo ad avviare al più presto il risanamento ambientale di zone mai bonificate in tempi stretti, preannunciando una riconversione delle attività e una graduale dismissione delle aree militari. Dall'altra si presenta un programma di esercitazioni che prevede altro inquinamento».

FOTOVOLTAICO L'altro motivo del contendere è ugualmente importante: la società Difesa spa, braccio operativo del Ministero voluto dall'ex titolare del Dicastero, Ignazio La Russa, ha avviato una procedura per realizzare un mega impianto fotovoltaico a Teulada. «Sarebbe un'ulteriore servitù - hanno detto i rappresentanti civili nominati dalla Regione nel Comipa - e quindi è doveroso discuterne prima con noi e poi con la Regione. L'indicazione è per un “no” assoluto anche perché, nell'ottica di una futura dismissione di Capo Teulada, le aree bonificate dovrebbero essere cedute per Statuto alla Regione».

IL PROGETTO La situazione è molto complessa. Posto che a Teulada lo stesso Comune ha preteso di essere coinvolto in questa decisione che riguarda una fetta importante di territorio, la Difesa spa sta dribblando una serie di vincoli regionali adducendo come motivazione il fatto che si tratti di un impianto necessario per le esigenze del Ministero. «Viceversa- commenta Tore Mocci - quando si tratta di discuterne con il Comipa, allora lo Stato maggiore sostiene che è un passaggio non necessario perché si tratta di una infrastruttura di valenza civile realizzata in accordo con l'Enel. Un giochino subdolo - prosegue Mocci - organizzato con un solo scopo: aggirare le disposizioni regionali e realizzare un'altra servitù in un territorio militare per oltre 25 anni. E noi non ci stiamo».
Il Comipa dovrà riunirsi entro 20 giorni. Il programma delle guerre simulate resta sospeso in attesa del parere del Ministero.
Paolo Carta

Da L'Unione Sarda del 7 giugno 2012

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