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giovedì 7 giugno 2012

G8, la Corte dei conti chiede 40 milioni a Bertolaso



1 giugno 2012 - I tre inquirenti della Corte dei conti Marco Smiroldo, Ugo Montella e Massimiliano Minerva hanno chiuso la fase istruttoria avviata, dopo il mancato G8, sull’affidamento alla “Mita Resort” del Main Conference dell’isola di La Maddalena. E, come anticipato ieri dal Fatto Quotidiano, hanno inviato il conto da saldare a Guido Bertolaso e a 4 componenti della potente “Struttura di missione” che gestiva gli appalti per l’ex G8. Nell’invito a dedurre, notificato all’ex capo della Protezione civile, a Giacomo Aiello, Mauro Della Giovanpaola e a Irene Sallusti viene contestato un «danno erariale» pari a 40 milioni di euro
(addebitato all’ex capo del dipartimento Guido Bertolaso), mentre 24 milioni di euro sono stati richiesti, in solido, agli altri quattro membri della struttura di missione che affidò alla “Mita Resorts”, con un bando di gara contestatissimo, l’albergo a cinque stelle realizzato negli spazi dell’ex arsenale militare della Maddalena, compresa la gestione per lo specchio d’acqua (inquinato) davanti al Main Conference. Quella che si è conclusa la scorsa settimana è soltanto la prima delle tre istruttorie contabili avviate dalla Corte dei conti sulla gestione dei grandi eventi affidata alla Protezione civile guidata da Guido Bertolaso. Le altre due riguardano le somme spese negli appalti per la realizzazione delle strutture per accogliere i grandi della terra e le opere di bonifica effettuate dalla struttura di missione in terra e acque sarde.
A dare la stura alle inchieste penali e della Corte dei conti, oltre alle intercettazioni telefoniche sulla “cricca della Ferratella”, furono i ricorsi presentati da due holding delle vacanze che operano nell’isola, la “Marina di Porto Rotondo Srl” che fa capo alla famiglia Molinas (che si affidarono alle competenze del civilista Pietro Corda) e la “Delphina srl” degli imprenditori galluresi Peru e Muntoni i quali, davanti al consiglio di Stato, citarono in giudizio la Regione sarda, la Protezione civile, la Presidenza del consiglio dei ministri e la “Mita Resort” di Emma Marcegaglia. Chiedendo – per una sterminata serie di irregolarità sul piano civilistico e amministrativo – l’annullamento della gara d’appalto con la quale la struttura di missione, sostituendosi senza titoli alla Regione Sarda, affidò a “Mita Resort” il Main Center, l’area portuale e le altre strutture da completare dopo il mancato G8 per una offerta (l’unica presentata) di 40 milioni di euro e un canone annuo, per i 30 anni di concessione, di soli 60mila euro. Gli inquirenti della Corte dei conti (gli unici a mettere il naso tra le carte secretate del mancato G8) hanno rilevato che il danno erariale subito dallo Stato e dalla Regione Sarda – mai costituita parte civile – ammonta ad oltre 64 milioni di euro, e ne pretende il risarcimento. Questo è soltanto il primo atto notificato alla ex struttura di missione e al suo capo…
… ma la Corte dei conti ha ancora aperti due contenziosi contro Guido Bertolaso e il suo staff direttivo e riguardano i danni ambientali causati all’isola della Maddalena e le mancate bonifiche dello specchio d’acqua davanti al Main Center. I costi, anche in questo caso, lieviteranno, e speriamo che qualcuno, finalmente, li paghi. (La Nuova Sardegna)


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