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mercoledì 23 maggio 2012

UGO CAPPELLACCI: Prima minaccia lo Stato italiano e poi chiede a Napolitano di essere garante dell'unità nazionale


pubblicata da SARDEGNA UNITA E INDIPENDENTE il giorno giovedì 17 maggio 2012 alle ore 0.59 ·



“La Regione intende mettere immediatamente in mora l’amministrazione finanziaria statale”. Lo ha annunciato il presidente Ugo Cappellacci durante il suo intervento in Consiglio Regionale sulla vertenza Sardegna. “Nella seduta di ieri sera - ha aggiunto Cappellacci - l’esecutivo ha deliberato il mandato al Presidente della Regione di chiedere al Governo la applicazione immediata dell’articolo 8 dello Statuto con la contestuale diffida e messa in mora e di esperire tutte le azioni, sia nanti la Corte costituzionale, sia nanti la magistratura ordinaria.

A tal fine presenteremo immediatamente allo Stato una proposta di accordo, rigorosamente rispettosa delle statuizioni del Giudice costituzionale - ha evidenziato Cappellacci ricordando le due recenti sentenze della Corte Costituzionale che confermano la posizione sostenuta dalla Regione nei confronti dell’esecutivo nazionale - . “Ove lo Stato, assumendosi la responsabilità di disattendere le chiare indicazioni della Corte, si sottraesse al confronto, violando il principio di leale collaborazione e ignorando l’art. 8 dello Statuto, la Regione reagirà ancora una volta con tutti gli strumenti messi a sua disposizione dall’ordinamento, mettendo in mora lo Stato e rivolgendosi, per la tutela dei suoi diritti costituzionali, alla giurisdizione competente.

Nonostante le importanti novità sancite in modo cristallino dalla Corte, sia con riferimento al nuovo regime delle entrate, sia con riferimento alla modifica proporzionale del patto di stabilità, l'atteggiamento mostrato dal rappresentante del Governo in senso al tavolo tecnico è stato dilatorio e per certi aspetti di chiusura. Le ben note difficoltà della finanza pubblica nazionale, sono state ancora una volta utilizzate come giustificazione per non chiudere le partite aperte, con il tentativo di riportare le questione relativa alle entrate alla discussione più generale concernente l'attuazione del federalismo fiscale, ai sensi dell'articolo 27 della legge 42/2009.

E' un atteggiamento inaccettabile e quanto sancito dalle sentenze rinforza la rivendicazione delle nostre spettanze di competenza e impone l'apertura di un nuovo contenzioso con lo Stato anche per il risarcimento dei danni riguardanti il pregresso. Ancora una volta – ha evidenziato Cappellacci che già aveva scelto la via delle azioni giurisdizionali nei confronti del precedente esecutivo- dobbiamo sollevare il livello della contrapposizione, affidandoci in modo risoluto ed intransigente alla via giudiziaria a tutti i livelli e ribadiremo questa nostra posizione anche al tavolo politico sul federalismo fiscale convocato dal Ministro Gnudi per il prossimo 24 maggio. Questa sera - ha aggiunto il presidente - comunicherò la nostra intenzione al presidente Monti, richiamando il lavoro svolto da un tavolo politico aperto per dare piena e concreta effettività ai diritti della Sardegna e dei Sardi.

Sono impegni sui quali rinnoveremo altresì l'appello al presidente della Repubblica in qualità di garante dell'unita' nazionale e di quella leale collaborazione istituzionale che troppe volte non ha caratterizzato la dialettica Stato-Regione".

Da A.P. del 16 maggio 2012

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