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sabato 26 maggio 2012

SU COMITADU PRO SA LIMBA SARDA, bene la notifica messa in mora lo Stato italiano in lingua sarda


pubblicata da SARDEGNA UNITA E INDIPENDENTE il giorno giovedì 24 maggio 2012 alle ore 23.42 ·
 


Su comitadu pro sa limba sarda "plaude all'iniziativa del Presidente della Regione sarda Ugo Cappellacci di scrivere in sardo, lingua della Nazione sarda, al Presidente Monti, la lettera di diffida e messa in mora successivamente all'abbandono del tavolo sul federalismo". Lo dice all'Adnkronos Mario Carboni, portavoce di Su Comidadu pro sa limba sarda (Comitato per la lingua sarda), in merito alla decisione del presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, di inviare al governo la diffida e la messa in mora sulla vertenza entrate in italiano e in lingua sarda.
Il comitato coglie l'occasione "per denunciare con forza la discriminazione in corso di attuazione, nella Commissione esteri della Camera, nei riguardi della Nazione sarda e dei suoi diritti di minoranza linguistica, che ha approvato senza emendamenti il disegno di legge governativo per la ratifica della Carta europea delle lingue minoritarie".

"Il disegno di legge governativo - spiega Carboni - discrimina gravemente la lingua sarda, non riconoscendo totalmente i suoi diritti per l'insegnamento, la giustizia e i media, considerandola una linguadi serie B rispetto alle lingue del Sud Tirolo, Trentino, Val d'Aosta e allo Sloveno, tutte lingue garantite da trattati internazionali.

Cio' significa che la stessa Autonomia speciale sarda e' considerata di serie B, come appunto dimostra il comportamento Governativo in sede di confronto sul federalismo e fiscalita"'.
Su Comitadu pro sa limba sarda, sostiene che la questione linguistica "e' l'indicatore piu' importante della Questione sarda e' invita il Presidente Cappellacci, in quanto piu' alto rappresentante del Popolo sardo a denunciare il comportamento governativo teso a non applicare come dovuto la Carta europea delle lingue minoritarie per la lingua sarda riducendo anche le tutele gia' conquistate, a rigettare il testo della ratifica, a chiedere un confronto Stato-Regione sul tema, a inoltrare formale protesta al Consiglio d'Europa per violazione dell'Accordo quadro sulle minoranze nazionali e della lettera e dello spirito della Carta europea delle lingue".

Carboni spiega che il comitato "chiede anche che sia formalizzato un tavolo Regione-Sardegna per trattare esclusivamente il contenzioso linguistico, l'insegnamento nelle scuole e l'uso della lingua sarda nei tribunali e nei media.

Nel contempo Su comitadu pro sa limba sarda sollecita i parlamentari sardi, i consiglieri regionali, le forze politiche, sociali e culturali sarde ad essere unite in questa battaglia - conclude -, base per ogni speranza di sovranita' della Sardegna".

Da L.Q.it del 24 maggio 2012

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