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sabato 26 maggio 2012

DEPUTATI SARDI CHE “REGALANO” I NOSTRI SOLDI AI PARTITI …ECCO I NOMI

pubblicata da SARDEGNA UNITA E INDIPENDENTE il giorno giovedì 24 maggio 2012 alle ore 12.02 ·

MAURO PILI del PDL, ma anche AMALIA SCHIRRU del PD. La “soriana” CATERINA PES del PD, ma anche CARMELO PORCU - PDL. Poi ecco spuntare anche GUIDO MELIS PD, e BRUNO MURGIA PDL. E ancora ANTONIO MEREU dell’UDC, SIRO MARROCU del PD.


AMALIA SCHIRRU - PD
MAURO PILI - PDL






  










CATERINA PES - PD
CARMELO PORCU - PDL
















GUIDO MELIS - PD
BRUNO MURGIA - PDL
















ANTONIO MEREU - UDC
SIRO MARROCU - PD















Sono solo alcuni dei deputati, in questo caso quelli sardi, che hanno votato contro l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti. Cioè mentre noi cittadini ci arrabattiamo a cercare un lavoro, abbiamo tra un mese l’Imu da pagare e lo spettro delle tasse che incombe, loro proteggono ancora una volta i loro introiti rigorosamente pubblici. L’elenco è stato appena pubblicato dal sito Violapost.it, e tra gli altri eroi che hanno difeso i propri soldi ci sono Mara Carfagna, Massimo D’Alema, Italo Bocchino, Pierluigi Bersani, Walter Veltroni, Lorenzo Cesa.

L’elenco sarebbe sin troppo lungo: in tutto sono stati ben 412, i parlamentari che hanno cancellato con un colpo di spugna quel referendum che votammo nel 1993. Era piena epoca Tangentopoli, alle urne gli italiani si dichiararono contro i soldi pubblici elargiti alle forze politiche.

Pd, Udc e Pdl, ovvero i partiti più potenti, sono quelli che hanno votato il salvataggio dei cosiddetti “rimborsi elettorali”. Che poi, come insegnano le recenti vicende della Lega, sono tutto tranne che semplici rimborsi. Ma i politici avrebbero mai potuto votare contro se stessi? Non sorprende più di tanto allora la proiezione che vede il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo oggi al secondo posto in Italia con oltre il 15 per cento dei consensi.

La vena conservatrice della casta è infinita: anche in Sardegna, sulla sorte delle province si sta realizzando un duello all’ultimo sangue e soprattutto all’ultima poltrona da difendere strenuamente. In questo caso però il web significa trasparenza: i nodi vengono subito al pettine, in un attimo la Rete catapulta le tue azioni sotto gli occhi di tutti.

Quei parlamentari sardi che votano per dare i nostri risparmi ai partiti forse non hanno pensato neanche un attimo che sotto il consiglio regionale ogni giorno c’è una manifestazione di protesta, che un giovane su tre in Sardegna ha perso anche solo la speranza di avere un lavoro.

Che le imprese falliscono una dopo l’altra insieme ai negozi. Hanno bocciato invece gli emendamenti taglia-risorse a partiti che non rappresentano più gli ideali della gente, che si sente tradita e vota Grillo per disperazione e per protesta. Non c’è più fiducia nella politica e sono soprattutto i giovani a reagire scendendo in campo con rabbia sui social network.

Per il futuro, annotiamoci questi nomi: ce ne ricorderemo quando li rivedremo sui manifesti a chiedere il nostro voto. In fondo le elezioni politiche nazionali sono esattamente tra un anno.
(Veleno Parlante)

Da Casteddu online del 24 maggio 2012

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