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lunedì 14 maggio 2012

Contro l’ONU: La Nuova pubblica un articolo dove afferma che le minoranze linguistiche non hanno senso

Sbalorditivo. Un brutto colpo per l’immagine di uno dei due maggiori quotidiani dell’isola. Un certo Giulio Concu, insegnante di lingua inglese, dalle righe del quotidiano La Nuova Sardegna, ha affermato che l’insegnamento della Lingua Sarda di fianco all’inglese e all’italiano non ha senso: “Se insegno italiano a un sardo è perché la Sardegna da 150 anni fa parte dell’Italia, nolente o volente. E se insegno il sardo? Che senso ha? Se trovassimo la risposta capiremmo come e dove insegnarlo, il sardo” (12-05-12).
Implicitamente, il signor Concu afferma che le minoranze linguistiche, la cui tutela è riconosciuta come parte della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo adottata nel 1948 dalle Nazioni Unite, non ha senso.
Seguendo il ragionamento del presunto “esperto”, tutte le lingue di minoranza del pianeta (più o meno riconosciute dagli Stati di appartenenza) non dovrebbero essere insegnate poiché “prive di logica” e lasciate alla discrezione dei Popoli che ne fanno eventualmente uso.
Probabilmente il signor Concu scorda che persino la Costituzione Italiana recepisce la Carta ONU e all’art. 3 sancisce:
“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.

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