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sabato 28 aprile 2012

TEULADA: Lo Stato italiano non dismette le aree militari, ma le concede ad una azienda per realizzare impianti fotovoltaici

LA DIFESA REPLICA AL COMUNE DI TEULADA E MANDA AVANTI IL CONTESTATO PROGETTO

La Difesa spa difende il progetto di parco fotovoltaico all’interno del poligono militare di Capo Teulada. L’iniziativa era stata contestata dal consiglio comunale per il mancato coinvolgimento della comunità locale e per le caratteristiche industriali e speculative dell’intervento. Attraverso una nota del generale Armando Novelli. presidente della società Difesa spa, la quale ha individuato in Enel Green Power l’azienda destinata a realizzare il progetto. arrivano alcune precisazioni e nuovi dati sull’ entità dell’impresa.

Gli impianti fotovoltaici previsti sono due per un utilizzo di 165 ettari di territorio, nell’area nord del Poligono Militare di Capo Teulada. Saranno prodotti 70 GWh all’anno di energia. sufficienti per il fabbisogno di almeno 30mila famiglie. L’investimento previsto è di 80 milioni di euro.

Il loro funzionamento dovrebbe durare intorno ai 20—25 anni .

Sin qui alcuni dati tecnici. Sul mancato coinvolgimento dell’amministrazione locale: «Non è stata coinvolta nella fase precedente la gara- si legge nella nota- in quanto non era nota la possibilità di successo. Ma ora potrà far valere il proprio punto di vista nel rispetto dei percorsi codificati dalle leggi e la propria capacità di azione rispetto all’impresa che ha vinto la gara. La procedura adottata, sulla valutazione dell’impatto ambientale, è stata scelta per coinvolgere le sensibilità locali e non per sottrarsi ai loro pareri».
Non ci sarà, inoltre, alcuna dismissione di queste aree militari, le quali resteranno pienamente nella proprietà delle Forze Armate.
(e.c.)

Da La Nuova del 23 aprile 2012

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