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giovedì 19 aprile 2012

PROGETTO ELEONORA: la Regione blocca le trivellazioni


Saras, serve la valutazione d'impatto ambientale. Alla fine ha avuto ragione il Comitato che da mesi si oppone al progetto. Ieri sera la Giunta regionale ha, infatti, deciso che per la ricerca del gas ad Arborea, a pochi passi dallo stagno di S'Ena Arrubia, occorre prima la Valutazione di impatto ambientale. La Saras, che ha proposto il progetto e che presto contava di far entrare in funzione le trivelle, dovrà, quindi, rispettare quanto stabilito dall'esecutivo regionale.

IL COMITATO In campo da qualche mese un folto gruppo di cittadini di Arborea che fin dall'inizio hanno sollevato una serie di contestazioni al progetto. E qualche giorno fa avevano ribadito le loro ragioni nel corso di una manifestazione. «La Regione ha già ricevuto 180 osservazioni contro il progetto - aveva sottolineato coordinatore del comitato popolare, Davide Rullo - Per il momento l'unico che non si è schierato è il Comune di Arborea, speriamo lo faccia al più presto». Secondo il comitato «sul progetto della Saras non tutto è chiaro e proprio in questi giorni abbiamo visto i danni hanno provocato impianti simili a quello che vogliono realizzare nel nostro territorio. Molti dubbi devono essere chiariti». I cittadini che fanno parte del comitato hanno sottolineato che «la ricerca del gas è incompatibile con la nostra realtà produttiva e con un progetto di sviluppo futuro legato alla terra. Tra l'altro non ci sembra che esistano ricadute positive per la popolazione».

LE AUTORIZZAZIONI Qualche dubbio sul progetto “Eleonora” lo aveva avanzato nei giorni scorsi anche il Ministero dell'Ambiente. «Da Roma chiedono che si faccia la Valutazione d'incidenza ambientale perché l'impianto rientra nell'area interessata dal progetto Life Nature, dove nidificano diverse specie di uccelli sotto tutela - aveva spiegato qualche giorno fa la biologa Manuela Pintus - Noi puntiamo a ottenere anche la Valutazione d'impatto ambientale: per legge non è obbligatoria solo perché le trivelle le vogliono costruire a 180 metri dalla Zona di protezione speciale e dal Sito di interesse comunitario».

A questo punto il Comitato aveva ragione, visto che la Giunta regionale ha chiesto alla Saras proprio questo: prima che le trivelle entrino in funzione si dovranno individuare, descrivere e valutare gli impatti ambientali prodotti dall'attuazione del progetto.

Da L'Unione Sarda del 19 aprile 2012 
 
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