La tensione esplode alle prime battute della discussione sul mega impianto fotovoltaico a S'Arrieddu. Due
posizioni opposte della vicenda, che in queste ultime settimane sta
infiammando Narbolia, si confrontano in modo piuttosto vivace e in un
batter d'occhio si arriva alle mani. L'intervento immediato di alcuni
cittadini che partecipano all'assemblea e dei carabinieri, che vigilano
per evitare scontri, mette fine velocemente alla zuffa.
NUOVO ESPOSTO
Questa volta il Comitato S'Arrieddu per Narbolia ha individuato un
nuovo interlocutore cui chiedere il blocco dell'impianto, dopo la
Procura della Repubblica e il Noe. «Abbiamo presentato un esposto al
Gestore dei servizi energetici» ha annunciato Giorgio Vargiu,
segretario regionale Adiconsum e componente del Comitato, «per
segnalare una serie di irregolarità nella data delle autorizzazioni
dichiarate dalla società Enervitabio Santa Reparata. Siamo convinti che
la società non ha diritto agli incentivi perché in quella data
indicata le autorizzazioni non erano state ancora rilasciate».
IL PROGETTO In
ballo c'è la realizzazione di una distesa di 1600 serre fotovoltaiche
per la produzione di 28 megawatt di energia. «L'investimento è di circa
50 milioni» ha precisato Pietro Porcedda, del Comitato. «Una cifra
consistente che il gruppo multinazionale cinese sta mettendo a correre,
danneggiando però un centinaio di ettari di terreni agricoli che
saranno inevitabilmente stravolti, perché il progetto è solo un'opera
industriale con scopi speculativi».
IL DIBATTITO
Affermazioni che hanno suscitato la reazione di uno degli operai
impegnati nei lavori, parzialmente bloccati una settimana fa da un
decreto cautelare del presidente del Tar cui il Comitato si era
rivolto. «Non capisco perché si stia colpevolizzando una società che ha
deciso di fare questo investimento e che sta dando lavoro a tanti
operai» ha detto Romeo Manca. «Nel cantiere nessuno di noi è costretto a
fare lo schiavo: ci hanno proposto un contratto e le condizioni di
lavoro, eravamo liberi di accettare o no». A questo punto è esploso un
battibecco fra Manca e Nello Schirru, che da mesi si oppone in tutti i
modi alla realizzazione della serra.
Patrizia Mocci
Da L'Unione Sarda del 25 aprile 2012
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